Combustibile dei camini

Come combustibile si usa il legno di ogni genere. La preferenza andrebbe ai legni duri stagionati almeno 2 anni, mentre sarebbero da evitare i legni resinosi (pino, larice e aghiformi in genere), la cui elevata percentuale di resina non riesce a bruciare completamente (per specifici fenomeni chimici nel complesso e articolato processo della combustione), e quindi esce nella massa dei fumi di scarico per poi condensare aderendo progressivamente alle superfici dei condotti, rendendo difficoltoso anche il regolare intervento di pulizia dei canali da fumo e della canna fumaria, favorendo altresì l'incendio dei depositi di fuliggine e di creosoto con gravi rischi per l'edificio qualora i condotti fumo e il camino non fossero fatti a regola d'arte (materiali resistenti agli incendi, coibentazione termica, distanze da materiali combustibili, mancanza di adeguati isolanti ignifughi,mancata proporzione geometrica tra le parti,ecc.). Si ricorda, che affinché avvenga la combustione del legno, è necessaria una grande quantità di aria (il comburente) senza la quale la combustione stessa non potrà mai avvenire.

Negli ultimi anni è stato inventato anche il camino che usa il pellet, una vera e propria stufa a fuoco continuo e costante, simile ad un caminetto chiuso, con un serbatoio che contiene il pellet che, convogliato da un meccanismo a vite senza fine, arriva con regolarità nel braciere per bruciare e produrre calore. L'effetto visivo di questo tipo di fuoco è sensibilmente diverso da quello scoppiettante a legna, pertanto non è da tutti gradito.
Al pari degli elettrodomestici di ultima generazione, come forni a microonde e lavatrici, anche i termocamini a pellet, perlomeno i modelli più sofisticati, sono gestiti da un microprocessore; pertanto, disponendo di una linea telefonica, è possibile accenderli anche da lontano con una chiamata al telefono.
Per la corretta installazione di un camino, come anche di stufe e barbecue con potenza inferiore a 35 kW, può essere utile visionare le normative di legge contenute nella UNI 10638 pubblicata nel 1998 e sottoposta a revisione nel novembre 2005 (comunque non obbligatorie). Oltre a fornire indicazioni sui materiali più adatti da impiegare, indica le caratteristiche dimensionali del condotto di dispersione dei fumi e della presa d'aria esterna al locale, indispensabile per la sicurezza, ma soprattutto per il buon funzionamento del camino.

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